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Legumi e grani di Calabria

Legumi e grani di Calabria:

  • Lenticchia Nera di Bova

Lenticchia Nera di Bova – Mavrifacì nell’antica lingua Greca

Benvenuti a Bova! – Chòra tu Vùa! Χώρα του Βούα

Terra dei Greci di Calabria.

Lo sapevate che nell’ultimo lembo della nostra Regione, sulle alture delle pendici Aspromontane che si affacciano sul mare Jonio, sorgono borghi antichi (alcuni ormai abbandonati), come Bova, Condofuri, Gallicianò, Roghudi, dove si parla ancora (soprattutto tra le persone più anziane), il Grecanico, la lingua dei Greci di Calabria, un idioma antichissimo con radici che raggiungono l’età della Magna Grecia?

Una lingua dolce che ci accoglie con parole che sanno di amicizia, accoglienza gioia e condivisione.

Nel passato, in questi territori, lungo il letto della fiumara Amendolea, tra i campi profumati di bergamotto e le coltivazioni collinari, vi era la consuetudine di coltivare i semi di alcune veccie a causa della notevole somiglianza con le lenticchie. Era ritenuta una lenticchia tanto che era denominata Mavrifacì che significa lenticchia nera per il colore molto scuro (marroncino del tegumento, screziato da segni più scuri e meno piatta rispetto alla lenticchia.

Questa varietà locale si differenziava dalle lenticchie per la forma del fiore e il numero di semi, decisamente maggiore rispetto alle vere lenticchie. Era più resistente e vigorosa di una lenticchia classica, assicurava una resa maggiore, anche se aveva un sapore meno delicato.

  • Cece – Ciciariellu

…“frevàru ciceraru, marzu cicerazzu, aprìllu cicerillu”

Una volta i ceci si seminavano in marzo e tardivamente anche in aprile, e si diceva:

frevàru ciceraru, marzu cicerazzu, aprìllu cicerillu cioè:
A febbraio si
comincia a seminare, la semina di marzo dà produzione abbondante, se però la semina si ritarda nel mese di Aprile, il raccolto è scarso.

E’ una coltivazione tipica della tradizione contadina della nostra Regione. Fra gli eco tipi più conosciuti in Calabria ricordiamo il Cece Locale, comunemente chiamato Cece Nostrano, tradizionalmente diffuso in tutta la nostra Regione. E’ una pianta molto resistente alla siccità che non richiede molte cure.

Altri eco tipi:
Ciciariello di Roggiano, Ciciariello, Mellese, Riccio, Ciciru Minutu della Locride.

I Ciciri Minuti della Locride sono piccoli, rotondi e molto chiari ma anche più teneri e saporiti. Questo ecotipo è maggiormente diffuso nei territori dei comuni di Bianco, Gerace, Brancaleone.