800 km di costa per il miglior pesce e pescato in Calabria

Indubbiamente il mare ha una concreta valenza tradizionale in tutta la Calabria, un poco offuscata dalle tradizioni più interne alla costa.

In primis il pesce spada, poi il pettine (U surici) ma anche ostriche, ricci, polpi, seppie, calamari, acciughe, tonni, gamberetti, scampi e cannolicchi sono tra quelle portate che sulla tavola dei calabresi sono piuttosto presenti.

800 km di costa per il miglior pesce e pescato in Calabria

Le coste calabresi misurano 800 km, il mare ampio, pulito e profondo sono identificati in Tirreno ad Ovest e Jonio ad Est. Le tradizioni di mare in Calabria sono diffuse e dal gusto spettacolare. Tra Scilla e Bagnara famose sono le attività di pesca del pescespada, le alici sono tra il pescato più prezioso tra i calabresi, si adattano perfettamente al gusto tradizionale e tipico, espressioni di tante ricette. Anche i fiumi hanno una loro valenza, trote e gamberetti rappresentano la base di squisitezze.

La domenica dello stocco di Mammola

Una parte consistente e base di tradizione regionale è caratterizzato dai molteplici borghi, molti di essi nati per esigenze difensive da turchi e saraceni, quindi lontani dal mare. I residenti dei borghi di Calabria, ieri come oggi non si sono mai fatto mancare il pesce. Le alici ‘ncugnettate e lo Stocco rappresentavano spesso il menù della domenica, la giusta variante alla carne della settimana. Si partiva al mattino molto presto da Mammola, per rifornire ogni borgo possibile di stocco reidratato con le acque della Limina. Stocco di Mammola

 

I pluripremiati ristoranti di rione

 

I ristoranti dei rioni marinari e la vendita del pesce è prettamente a gestione femminile in Calabria. Esclusivamente maschile era la pratica della pesca, poi era compito delle donne la trasformazione alimentare e la gestione dei pluripremiati ristoranti di rione marinaro.